Gerry commosso

Stasera al Milionario sempre Emiliano Stella che aveva detto di essere ragazzo-padre-guardia-notturna-pizzaiolo-laureato-in-
-comunicazione-con-107, si arrangia con tanti altri lavoretti ed è intenzionato a destinare la vincita alla sua ragazza. Insomma, aveva un po' commosso il Gerry, sempre sensibile a certe situazioni.

Emiliano ha centrato l'obiettivo 16.000 € grazie a una tattica assai cauta e, a dire il vero, anche a una manche non esattamente impossibile.

Vediamo come sarà la domanda da 35.000
Gli indicatoridi sono uccelli che indicano all'uomo dove trovare.
Favi di miele, oro, uova di tartaruga, molluschi.
Esclude l'oro, che sarebbe impossibile. Sembrerebbe propendere per le uova di tartaruga ma Gerry spiega che deve trovare un motivo che giovi all'uomo, come dire che se ne fa l'uomo delle uova di tartaruga?
Riflette sui molluschi.
Gerry spiega ancora. E' un nome dato nell'antichità, civiltà greca, civiltà romana... Quindi bisogna pensare a un bene ambito nell'antichità, magari più indispensabile del mollusco (forse vuol dire quando non c'era lo zucchero?).
Raccogliendo o non raccogliendo il ragazzo si butta sui favi di miele.
E sono 35.000.
Certo che Gerry, quando vuole...

Dodicesima da ben 70.000
In quale celebre film di Fellini Amedeo Nazzari interpreta la parte di un divo del cinema.
Le notti di Cabiria, La strada, La dolce vita, I vitelloni.
I film li ha sostanzialmente visti. Dei vitelloni ricorda la pernacchia di Alberto Sordi ai lavoratori. Della dolce vita ricorda Anita Egberg. Della strada ricorda il forzuto di Anthony Quinn. Delle Notti di Cabiria ricorda che ci dovrebbe forse essere un divo del cinema.
Non tanto per il ricordo in se' ma più che altro per esclusione, l'accende.
E sono 70.000. Del resto abbiamo sempre sostenuto l'atteggiamento dimesso, che magari aiuta la concentrazione.

Tredicesima da 150.000
Lo scrittore Emilio Salgari ha un cognome fitonimico, ovvero deriva dal nome, in dialetto, di.
Un fungo, un'alga, una rosa, un albero.
Intasca i 70.000 e ci saluta.
Sembra non importargli più niente di quel che dice Gerry, che Salgari era di Verona, che andò a vivere a Torino. Che vuole una risposta comunque.
Lui sta già pregustando il suo ritorno trionfale alla Magliana con un bel malloppo da vantare.
Proprio per fare il bravo fino in fondo butta lì fungo.
In veronese è salgar, un salice. Ma ormai, a lui, no je ne po' fregà de meno....